Pantaleone Pagliula
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PANTALEONE PAGLIULA Nardò, 9 Settembre 2022 | inserito Eco/Ambiente 09.09.2022
DI QUALI GIOVANI ABBIAMO BISOGNO PER IL NOSTRO E IL LORO FUTURO?
E’ solo un modesto contributo per dare continuità a questa interessante e fondamentale tematica che potrebbe continuare, con il contributo di tutti, ad allargarsi chiedendoci di quale scuola abbiamo bisogno, quale politica, quale società, ecc,ecc
La discussione su queste fondamentali tematiche, potrebbe portare a ulteriori momenti di riflessione su NARDO’ FOTO ARTE STORIA e momenti di elaborazione con opportuni incontri aperti nella nostra sede coinvolgendo adeguate figure esterne che ci aiutino a dare un nostro contributo sociale fattivo.
Questo sarà fondamentale nei prossimi mesi che si preannunciano molto critici per quello che accadrà per l’economia, l’ambiente e complessivamente in tutti i settori della società in cui viviamo e che ci vedono TUTTI interessati.
Noi adulti riferendoci ai giovani sovente affermiamo "sono il futuro della società", "sono le speranze dell'avvenire", "sono i continuatori dei nostri destini": tutte espressioni che possono essere accolte a condizione che non si pensi che basti l'essere giovani perché tutto si avveri nel migliore dei modi.
Ovviamente, anzitutto occorre che i giovani ci siano, pochi o tanti a seconda di come vanno i fenomeni di natalità o denatalità, cioè di come gli adulti vorranno procreare figli oppure preferiranno accoglierli da altri continenti.
Mi preme sottolineare come premessa che la gioventù, per sua caratteristica, dispone di immensa duttilità mentale e capacità creativa che costituiscono la base cui attingere per un rinnovamento sociale. Il cammino della civiltà segna tra i suoi protagonisti giovani coraggiosi, fortemente impegnati come anche ci racconta come Il disimpegno può portare a vere forme di apatia, di tensione e di ribellione non fruttuose.Di quali giovani abbiamo bisogno adesso per il nostro e loro futuro? Non è una domanda facile ma è bene chiedersela convinti che è la domanda più concreta a cui cercare di rispondere per poter accompagnare quotidianamente nelle nostre famiglie, scuole e società i nostri giovani.
Mi permetto di dare alcune risposte a questa domanda che potrebbero essere completate e oggetto di discussione.
Abbiamo bisogno di giovani che sappiano vivere e collaborare con appartenenti a razze e culture diverse: la nostra società è già multiculturale e, attraverso le comunicazioni in tempo reale, inserita nel così detto "villaggio globale". E'decisivo per la vita sociale operare democraticamente verso tutti, gestire rapporti pacifici di rispetto, superare pregiudizi e idee di superiorità.
Abbiamo bisogno di giovani che abbiano idee chiare e capacità operative per "rigenerare" questa società che man mano sta perdendo valori essenziali quali quello della pace, l’amore, la giustizia, la famiglia, l’onestà, la competenza, l’amicizia, il rispetto verso la natura, ecc…ecc…
Abbiamo bisogno di giovani impegnati nel lavoro come mezzo per la realizzazione di se stessi, ma che non trascurino e rivitalizzino sempre di più valori umani come quelli del senso della vita, della cultura, della famiglia, ecc.
Abbiamo bisogno di giovani che siano in grado di garantire il passaggio dell'azienda da padre in figlio. Questo è un problema di non poco conto e che ha messo già in crisi e metterà sempre di più non poche piccole e medie aziende di cui è ricco il nostro territorio.
Abbiamo bisogno di giovani che sul piano religioso non siano né miscredenti né integralisti, ma abbiano rispetto della libertà religiosa e dell'ecumenismo.
Abbiamo bisogno di giovani che abbiano il senso dell'etica sociale, attenti a sostenere i loro sogni, che abbiano ideali chiari e senza pregiudizi, tanto pragmatismo e flessibilità, desiderino e costruiscano città green, amino il loro lavoro e lo rendano a misura d’uomo rispettando i tempi della vita.
La nostra esperienza di ogni giorno ci dice che non bastano vuote dichiarazioni di fiducia o speranza ma che è indispensabile mettere in essere interventi educativi adeguati attraverso le classiche istituzioni educative: famiglia, scuola, associazionismo ed agire sui mezzi della comunicazione di massa e opportuni approfondimenti costruttivi. E' un grande impegno che coinvolge tutta la società che deve farsi "educante" e aperta ai giovani con atteggiamenti di attesa e fiducia, prospettando loro la possibilità di contributo nel più vasto campo sociale. Altre vie non ci sono.
Vorrà la società mettersi per questa strada?
A noi come Associazione, considerato la eccellente potenzialità di esperienza e professionalità che abbiamo nel nostro interno e il nostro ruolo sociale che ci accomuna, compete riflettere sulle possibilità di coinvolgimento ed educative dei giovani d'oggi, per cogliere e rendere protagoniste le risorse umane e materiali che abbiamo a disposizione e suggerire adeguati interventi.
Pantaleone Pagliula