Antiche Masserie nell'Agro di Nardò
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Masseria Castelli Sambiasi. 25 Aprile 2021
Nel 1453 il casale disabitato, "dirutum et sine habitacione", venne acquistato dal monastero di S. Chiara di Nardò per ottanta once in carlini d'argento: al momento in cui veniva stipulato questo atto di vendita, per mano del notar Antonio de Vito, il sito era spopolato e il feudo era organizzato in quattordici masserie tutte gravate di decima e di “servitutis operarum” commutabili in canone monetario “ad electionem domini”. Sul sito del villaggio, tra la fine del XV e gli inizi del secolo successivo, venne edificata una torre, oggi parzialmente crollata, ed un complesso masserizio. E’ situato a tre chilometri della strada statale Nardò-Avetrana e si accede attraverso una strada di campagna dopo aver superato la Masseria Bernardini. La masseria fu costruita all’interno dell’antico Casale di Agnano che Carlo I d’Angiò, Re di Napoli, concesse, nel 1280 a Guidone della famiglia Alemagna. La masseria, nel Catasto onciario del 1750, risulta appartenere ai beni di Domenico Antonio Bernardini di Lecce. In passato era appartenuta, come detto, al Monastero ed Ospedale di Santa Caterina di Galatina e poi al Monastero di Santa Chiara di Nardò (1454). (Fonte 'Il Castelliere')